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6 febbraio 2020
rosella lisoni
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torna in programmazione “Joker”, candidato a 11 statuette alla cerimonia degli oscar

Ritorna sul grande schermo in programmazione  “Joker”, in occasione della cerimonia degli oscar di domenica prossima, dove è candidato a ben 11 statuette.

Il film ispirato al mondo dei fumetti, narra le avventure e disavventure di Joker, il personaggio immaginario che nasce nel 1940, anno d ‘esordio della serie a  fumetti “Batman'”.

Il fascino della serie e’ proprio in questa contraddizione: il personaggio immaginario e’ uno di noi, ha vita reale, esiste, urla, ride , piange, ci coinvolge, ci commuove.

Joker, lo psicopatico, e’ terribilmente umano, troppo umano, al punto tale di arrivare a scuotere le coscienze di ognuno di noi.

E’ il vicino di casa, il conoscente, il parente isolato..Joker siamo noi.

“La parte peggiore dell’avere una malattia mentale è che le persone si aspettano che tu ti comporti come se non l’avessi” , afferma Joker.

Cosa può aspettarsi la società dal protagonista del film se non esattamente tutto ciò che fara’?

Non accolto, ne’accudito tantomeno amato dalla madre, dara’ libero sfogo alla sua  follia.

La società lo ha abbandonato e schernito,   “ci hanno tagliati i fondi” si sente ripetere dai servizi sociali il protagonista.

Privato del lavoro e della sua dignità, non resta ad Arthur che esprime tutta la sua rabbia , il suo dolore, il suo disagio nei suoi gesti folli e crudeli diventanto Joker

La sua risata fastidiosa, inquietante e irrefrenabile, la sua danza leggera, come a voler accarezzare il mondo, a prendersene cura, sono i tratti del suo carattere dolce e violento, triste e ridanciano, in cui gli opposti si toccano.

“Happy” era chiamato da sua madre da piccolo, quasi a voler stigmatizzare questo tratto felice che sembra per un  attimo avvolgerlo quando sorride, per sfociare poi in un ghigno di dolore.

Gli apposti si attraggono per tutto il film.

Odio/amore, riso/pianto, violenza/dolcezza. “Non ti uccido ” sussurra Joker al suo amico “nano”, mentre lo bacia sulla testa, “in fondo sei l’unico che mi ha trattato bene”.

L’ amore negato e tanto anelato, i traumi infantili, l’emarginazione  lo condurranno alla follia.

In fondo Joker “il cattivo” altro non è che un buono, sensibile ma segnato da un destino crudele.

FIlm complesso, di denuncia, film politico anche che si regge tutto sulle spalle di Phoenix, di una bravura incredibile.

Inquadrature mozz fiato, fotografia stupenda   colonna sonora che sta li a sottolineare i momenti salienti del film .

Un gran film, in odore di Oscar.

Sublime.

Joker e’ l’ uomo inquientante che ci turba,.

L ‘uomo solo, schernito che non ci fa paura, ma al contrario ci spinge a diventare tutti un po’ piu  buoni.

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