10 aprile 2020
rosella lisoni
“La clientela prende, acquista e scappa via, tanto il reso in più”, l’edicolante Renzo Lisoni racconta la sua attività in tempo di pandemia
Sicuramente questi ultimi 30 giorni hanno cambiato il mondo, hanno cambiato noi.
Il nostro vissuto, il nostro modo di relazionarci agli altri.
Le piazze sono vuote le strade desolate.
Cambia il paesaggio urbano cambiamo noi”.Questo afferma Renzo Lisoni, commerciante viterbese, che gestisce un’ edicola e un negozio di prodotti per l’igiene della casa in via Cavour, in pieno centro storico.
“Da commerciante ho assistito a qualcosa di insolito” prosegue Renzo,
“Ho visto la gente guardare da lontano con sospetto e parlare con occhi.
Le bocche sono nascoste dalle mascherine.
Il Dolore è entrato nelle nostre case, le persone sono diventate sospettose”.In principio soltanto pochi usavano la mascherina, chi sfidava il virus, chi si sentiva invincibile e non rispettava neanche le misure di sicurezza.
Pian piano però la paura ha preso il sopravvento.
Gli acquisti sono diminuiti, il reso è aumentato.
La clientela sempre più ristretta, passa acquista e scappa via.
Poche parole, pochi acquisti, si risparmia su tutto, i soldi scarseggiano mi dicono in molti.
Da centro di ritrovo, il mio negozio si è trasformato in un luogo in cui si entra una alla volta, si acquista e si saluta frettolosamente.
Fondamentale il diritto all’ informazione, quindi ci obbligano a rimanere aperti, ma non ci viene riconoscono il bonus del 60% sul canone d’affitto, il contributo che lo Stato versa a favore dei commercianti relativamente alle spese per l’ affitto del negozio.
La normativa prevede che il bonus spetti soltanto alle attività con chiusura forzata.
La gente non esce e si assiste a un forte calo delle vendite, per non parlare poi degli alti rischi di contagio.
La vita al tempo del Covid-19 è cambiata e credo sia difficile tornare a quella di un tempo.
Ci sarà un prima e un dopo il Corona virus
Ma ora il presente e’ un tempo sospeso in cui ci stiamo abituando al cambiamento e siamo preoccupati per cio’ verra’, per il nostro futuro, per l’ economia del nostro paese e per la qualità dei rapporti umani che si instaurereranno”.