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15 aprile 2020
rosella lisoni

la storia di Dino e Claudia De Santis, storici parrucchieri dell’ Ellera con l’hobby della musica

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E’ un’ antica tradizione famliare quella della famiglia De Santis, un lavoro che si tramanda da nonno a nipote.

Dino De Santis, storico parrucchiere Viterbese, apre il primo salone di acconciature nel 1970 nel quartere Ellera, il famoso Green Moon.

“In quegli anni all’Ellera” ci racconta Dino” le strade non erano neanche asfaltate, in via Dalmazia, dove ho aperto il mio primo salone d’acconciature, il paesaggio era campestre.

In seguito mi sono trasferito in via Friuli, dove ho trascorso molti anni in allegria; ho organizzato eventi, feste, gare campestri, tanti bei ricordi di un’epoca lontana.

Successivamente mi sono spostato in via Gorizia, dove attualmente mia figlia Claudia lavora come parrucchiera  assieme a mia nipote Gaia estetista.

E’ lì che la scorsa estate ho festeggiato i miei 50 anni di attività, invitando tanti amici che hanno allietato la serata.”

Dino è una bella persona, solare,cordiale, sempre disponibile con tutti, stimato non soltanto dalla sua clientela, ma da tutti gli abitanti del quartiere.

Un tempo Presidente del Comitato del quartiere, grande amante della musica e ottimo chitarrista.

Allieta molte serate nei locali della Tuscia, e, in tempi di Covid-19, suona e canta sul suo terrazzo per gli amici del palazzo in cui vive a La Quercia, unendo al canto anche la preghiera alla Madonna de La Quercia.

Ora è in pensione e il negozio è passato alla figlia Claudia, grande lavoratrice che segue le orme del padre.

Claudia, allegra e volitiva ha una bella clientela, oltre ai clienti affezionati, anche tanti giovani.

Purtroppo il negozio è chiuso, come tanti altri esercizi commerciali dai primi di marzo e qualche preoccupazione inizia a farsi sentire.

“Nessuna data certa riguardo ad  un’ipotetica apertura” ci dice Claudia, “si parla della seconda metà del mese di maggio, ma i parrucchieri , i tatuatori e le estetiste saranno gli ultimi ad aprire.

Le bollette corrono e il sussidio di 600 euro tarda ad arrivare, sebbene abbia fatto richiesta al’INPS i primi di aprile.

Siamo in attesa di maggiori informazioni e per ora non si lavora, sebbene alcune colleghe, contravvenendo a tutte le regole, si sono recate nelle abitazioni a risistemare l’acconciatura alle clienti.

Il tempo si è fermato, le ansie aumentano, servirebbero maggiore chiarezza e più certezze per tutti.

In famiglia devo dire che non  mi annoio, con i miei tre figli ho riscoperto le piccole gioie della vita familiare, il trascorrere le giornate in casa a giocare e cucinare per loro, anche se un ritorno alla normalità ora non guasterebbe proprio”.

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