28 aprile 2020
rosella lisoni
vite in comune
“In una città già depressa dal punto di vista economico gli autonomi soffrono il doppio”, l’intervento del Pres. Confimprese Piazzolla
La testimonianza diretta sulle attività imprenditoriali in tempo di Coronavirus che il Presidente di Confimprese Viterbo Gianfranco Piazzolla ha voluto rilasciare a cittapaese.it
Mi faccio portavoce di tutte le persone che si sentono “tradite” dalle Istituzioni e non supportate in un momento così drammatico per la nostra società.
Di tutti i proprietari di piccole e medie imprese che si sono trovati senza lavoro e con molti debiti.
In una città già depressa dal punto di vista economico, i lavoratori autonomi continuano a sentirsi traditi da false promesse e dalla mancanza di una normativa precisa.
In questo pantano normativo le aziende lamentano una mancanza di ascolto alle loro richieste, che comporta un’enorme preoccupazione del futuro e una perdita di fiducia nella cabina elettorale.
Le belle promesse fatte prima del mandato elettorale vengono disattese, resta soltanto tanta tristezza per coloro i quali non riescono ad arrivare a fine mese.
Il paese è a brandelli, lo Stato si dimostra impreparato ad andare incontro alle richieste dei lavoratori.
Associazioni di categorie, movimenti spontanei, partite Iva si uniranno per protestare, preso atto del modo di procedere del Governo.
Proteste che mettono a rischio l’ordine pubblico.
Organizzazioni di agricoltori, artigiani, imprenditori che manifestano perché desiderosi di tornare a produrre,
Per non parlare della nostra burocrazia “pesante” che da anni si chiede di snellire eliminando i troppi passaggi che la caratterizzano e che creano mille problemi e abbattono la propensione a fare impresa.
Servono regole semplice nel comparto pubblico e privato: finanziamenti a fondo perduto, che continuano a proporci, prestiti per piccole aziende che debbono uscire dalla crisi, altrimenti si chiuderà tutto.
Sarò la fine del circuito produttivo e andrà verso la richiesta del reddito di cittadinanza.
l’INPS è in tilt, il vaccino tarda ad arrivare, gli imprenditori non riescono più a reggere senza lavorare.
Il Governo deve stanziare fondi, mettere soldi nelle tasche dei lavoratori come accade negli altri Stati, abbattendo il muro della falsa comunicazione.
L’europa non aiuta.
Oggi in Europa si ragiona in termini di finanza, manca l’etica all’interno dell’economia.
L’Olanda è quasi un porto franco, segue regole differenti dagli altri stati europei.
Assisto ahimé a una situazione di sconforto, ci sentiamo tutti più fragili, tutti traditi dallo Stato.
In questo momento, da ottimista quale sono e conoscitore del sistema azienda, mi sto battendo e continuerò a farlo, per far uscire le piccole imprese dal disagio e dalla sfiducia in cui sono cadute e spero di poterlo fare nel migliore dei modi.